Perché punire. Il collasso della giustizia penale

Un libro che getta luce su aspetti fondamentali delle cause del collasso della giustizia penale

Pagine 288

ISBN 978-88-95481-07-4

Prima edizione 2008

Il prezzo originale era: 15,00 €.Il prezzo attuale è: 14,25 €.

Esaurito

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«Finché si diceva: “l’individuo non esiste e se anche esiste non è imputabile”; “gli atti sono determinati”; “la responsabilità è collettiva”; “la società è ingiusta”; “nessuno de­ve soffrire”, e si continuava a condannare gli individui secondo i canoni della vecchia giustizia, sembrava che tutto andasse per il meglio. La prassi non ne soffriva e gli au­tori di quelle dottrine illuministiche, positi­vistiche, scientistiche, socialistiche, umanitaristiche potevano accedere al laticlavio.

Improvvisamente ci si è accorti che qualcuno applicava quelle dottrine come se fossero state vere. Scaricava sulla società la responsabilità collettiva, faceva a meno di rispet­tare l’individuo, che non esiste (all’occorrenza uccidendolo), praticava l’esproprio rivo­­lu­zio­nario, etc.; e non essendo imputabile, chie­deva di non essere condannato.»

Poco o nulla è cambiato dal 1977, quando l’Au­tore scriveva Perché punire? Di qui la scelta di ristampare quasi immutato questo testo divenuto introvabile, che getta luce su aspetti fondamentali delle cause del collasso della giustizia penale.