L’antirazzismo come terrore letterario

Una nuova ideologia che impone una visione del mondo senza popoli e senza identità

A cura di Renato Cristin

Pagine 96

ISBN 979-12-80447-36-4

Prima edizione 2016

Seconda edizione 2024

Il prezzo originale era: 15,00 €.Il prezzo attuale è: 14,25 €.

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Richard Millet denuncia l’attuale antirazzismo come nuova ideologia internazionale, il cui obiet­tivo è imporre una vi­sione del mondo che demolisca le identità dei po­poli, per sostituir­le con una non-identità globale. Sostenuta dai grup­pi di potere dominanti, dei quali fa parte an­che la sinistra mon­diale, questa ideologia agisce, in forme subliminali ma an­che con interventi eclatanti, per mezzo di un ca­pil­lare controllo. Chi tenti di sfug­gire a que­sta dittatura viene im­me­­dia­ta­men­te per­­se­guito dagli adepti del «partito de­voto». Vittima eccellente di questo perverso mec­cani­smo, Millet è stato accu­sato di raz­zi­smo: subdola forma intimida­to­ria, che mira a pa­ra­liz­zare la libertà di espres­sione. A tale ac­cu­sa replica che l’an­ti­razzismo è un ter­rorismo lette­ra­rio, teso a ridurre al si­len­zio chiunque osi espri­mer­si in senso con­­tra­rio ai paradigmi del politicamente corretto. Così, oggi, di­­ven­ta una vera for­ma di persecuzione per imbavagliare i dis­si­denti, la let­te­­ratura e la libertà di pensiero.