Ne Il nostro Nemico, lo Stato – uno dei trattati politici fondamentali per il pensiero libertario del Novecento – Albert Jay Nock, muovendo dalle tesi di Franz Oppenheimer, costruisce i concetti di “potere sociale” e “potere statale”, e li applica all’analisi della storia americana. Nock descrive il processo per mezzo del quale il “potere sociale” viene tramutato in “potere statale” e da esso fagocitato. Il potere sociale è l’interazione volontaria degli individui che creano e scambiano la ricchezza come liberi individui; il potere statale, per converso, non è altro che il processo di confisca di quella ricchezza. Vi sono infatti solo due strumenti per procurarsi la ricchezza: i mezzi politici e i mezzi economici. Lo Stato è l’organizzazione dei mezzi politici e nasce per garantire, alla classe di individui che si sappia impadronire del suo complesso armamentario, un’illimitata possibilità di sfruttamento della ricchezza prodotta tramite i mezzi economici. La costruzione statuale si rivela dunque come la chiave di ogni relazione parassitaria in tutte le convivenze politiche. Per chi accolga queste tesi, risulterà impossibile trovare un qualsivoglia criterio di distinzione fra le attività dei fondatori, amministratori e beneficiari dell’apparato statuale e quelle di una classe di criminali per professione.
Il nostro nemico, lo Stato
L’alternativa radicale al Leviatano, uno dei trattati politici fondamentali per il pensiero libertario del Novecento.
A cura di Luigi Marco Bassani
Pagine XLVIII-144
ISBN 88-85140-18-1
Prima edizione 1995
Seconda ristampa 2005
Il prezzo originale era: 14,46 €.13,74 €Il prezzo attuale è: 13,74 €.
Condividi