Nelle Untersuchungen Menger osserva che istituzioni economiche e sociali, linguaggio, diritto, mercato, prezzi, moda, buone maniere, arti e lo Stato stesso sono il prodotto, spesso imprevisto, delle azioni spontanee mediante le quali individui dotati di una conoscenza parziale e fallibile cercano di conseguire finalità soggettive.
Gli umani progetti, cioè le azioni umane intenzionali, producono necessariamente conseguenze inintenzionali.
Di qui l’assoluta fallacità di filosofie politiche costruttivistiche, di sistemi politico-economici fondati sulla pianificazione centralizzata, sul dirigismo di Stato.
Di qui l’assurdità di quelle dottrine che pretendono di plasmare e manipolare la vita degli uomini per opera di minoranze tecnocratiche e di oligarchie politiche investite d’una sòrta di autorità demiurgica.
Menger, prendendo le distanze da Adam Smith e da John S. Mill, conduce a una teoria dell’ordine che influenzerà, tra gli altri, Mises, Hayek, Popper, e la loro critica allo storicismo e al totalitarismo.