Opus Diaboli

Il più implacabile atto d’accusa contro la Chiesa del Maligno, ovvero i crimini di cui si sono macchiate nei secoli le Chiese cristiane: persecuzioni, repressioni e condanne.

Traduzione di Fanny Pigliapoco

Introduzione di Quirino Principe

Pagine XXXII-208

ISBN 88-85140-34-3

Prima edizione 2003

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Nel vasto panorama della storiografia che ha esplorato i crimini contro l’umanità di cui si sono macchiate attraverso i secoli le Chiese cristiane, e la Chiesa cattolica in particolare, Opus Diaboli co­stituisce forse il più implacabile atto d’accusa, sul solco dei Meslier, Voltaire, Nietzsche. I dieci quadri di questo libro che si snodano attraverso tut­­ta la storia della nostra cristiana civiltà, non sono l’en­nesima denuncia di de­viazioni episodiche compiute da fallibili es­seri umani in nome della Vera Uni­­ca Fede, ma convergono a formulare una tesi ag­ghiac­cian­te: il cristianesimo come negazione di Cri­sto, il cristianesimo come quintessenza della violenza, del fanatismo e dell’intolleranza. Attraverso l’indagine di Deschner, persecuzione dei diversi, umiliazione della donna, oppressione dei de­bo­li, odio teologico, de­lirio missionario, condanna del libero pensiero, superstizione, ostilità contro la scien­­za, repressione della gioia di vivere appaiono non già come sporadici, degeneri frutti di una pianta in sé sana e benefica, ma come con­notati costitutivi sta­bili e consustanziali al cristianesimo.