Tenera è la legge

Nell’analisi di un alto magistrato, le aberrazioni nella giustizia italiana radicate nella legislazione e nella cultura giuridica.

Pagine 192

ISBN 88-85140-50-5

Prima edizione 2002

Prima ristampa 2003

Il prezzo originale era: 13,00 €.Il prezzo attuale è: 12,35 €.

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Il ciclone politico-giudiziario che ha sconvolto il nostro Paese durante l’ultimo de­cennio, nel mettere a nudo l’oceanica profondità della corruzione, ha anche rivelato aspetti paradossali e allarmanti della giu­stizia italiana: un ingranaggio inefficiente e pigro che, all’occasione, si rivela sollecito e terribile quando sottopone al calvario processuale cittadini innocenti, usa il carcere preventivo per ottenere confessioni e delazioni, condanna alla gogna gli indagati. Un ingranaggio che può essere usato per stritolare nelle sue maglie gli avversari politici e i loro partiti.

Tali aberrazioni non possono imputarsi solo alla fa­ziosità politica o al delirio di onnipotenza di alcuni magistrati, ma hanno radici nella legislazione e nella cultura giuridica che le rendono possibili.

L’analisi di Giancarlo Bagarotto – tanto più significativa in quanto “autoanalisi” di un alto magistrato che ha vissuto dall’interno i problemi della giustizia – esplora le cause prossime e remote dell’attuale crisi e delinea un progetto fortemente innovativo che co­niuga l’indipendenza del giudice con l’efficienza del­la giustizia, scardinando gli inveterati tabù dell’autogoverno del Csm e della carriera dei magistrati.