La recente storia giuridico-politica dell’Occidente è segnata da un rapido declino della sovranità statale, a cui si accompagna la crisi del concetto di ordinamento giuridico come sistema piramidale chiuso e completo di norme e sanzioni.
Questo processo evolutivo fu anticipato con fine lungimiranza da Bruno Leoni già negli anni Sessanta del Novecento.
La sua lezione, in aperto contrasto con quella formalistica di Kelsen e di tutto il giuspositivismo ottocentesco, ha rafforzato una ormai feconda disciplina giuridica, la sociologia del diritto, facendo di essa una scienza giuridica autonoma.
Gli scritti sul tema, qui raccolti per la prima volta in un’edizione completa, dimostrano che il diritto nasce dalle intenzioni degli individui, prima che da quelle dei legislatori, e si afferma con i comportamenti sociali e non semplicemente con l’imperatività e la coattività delle norme.
Anche per chi non condivida la visione politica libertarian di Leoni, il suo insegnamento costituisce un fondamentale contributo per introdurre nel concetto di ordinamento fonti sempre più eterogenee di un diritto multiforme.