Lungi dal rappresentare una mera curiosità di “antiquariato istituzionale”, la Costituzione egiziana del 1923 appare come uno snodo fondamentale nella storia del rapporto tra autorità e libertà nei paesi arabi. Rileggerla oggi, cercando di collocarla nel suo contesto storico e insieme in una prospettiva di lungo periodo, significa non soltanto proporre una opportuna investigazione sull’esperienza storica del liberalismo egiziano, ma anche porre le basi per una più ampia riflessione sul costituzionalismo nei paesi arabo-musulmani.
[…] Nella sua genesi e nella sua formulazione, come nella storia delle sue concrete modalità di funzionamento, la Costituzione del 1923 rappresenta in realtà un documento-simbolo delle speranze e dei limiti di quella che è stata definita “l’età liberale” in Egitto e nel mondo arabo-musulmano. Un’età troppo spesso sottovalutata in sede storiografica fino ad anni recenti.
(Dall’Introduzione di Giuseppe Cecere)