Il 4 luglio 1776 il Congresso continentale, l’organo rappresentativo delle tredici colonie inglesi del Nordamerica, approvava un documento destinato a divenire una pietra miliare nella storia costituzionale e politica degli Stati moderni: la Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America.
Si tratta di un documento che ha il pregio di formulare con un linguaggio efficace e facilmente comprensibile i fondamenti giuridico-costituzionali e politici della nazione americana; quei principî di libertà, sovranità, indipendenza e democrazia che, in seguito, hanno plasmato la struttura ontologica dello Stato moderno di democrazia occidentale.
Al tempo stesso, la Carta della Rivoluzione americana si presta ad una lettura multiforme, considerata la ricchezza delle idee e dei concetti che sono stati trasfusi in essa. Sicché è possibile coglierne – accanto a quella politico-costituzionale – la valenza storica, filosofica, teologica e letteraria.
(Dall’Introduzione di Angelo Rinella)