Può dirsi vita degna di un uomo quella in cui è lo Stato, cioè un ristretto gruppo di altri uomini, a deciderne ogni minimo dettaglio, e a sindacare su di esso? Lo Stato, oltreché giudice e sbirro, si fa sempre più anche prete, medico, precettore, balia. Quelli che tirannie confessionali del passato condannavano come “peccati”, le democrazie laiche puniscono oggi come “crimini”.
Vices Are Not Crimes è la denunzia lucida e accorata di questo aspetto aberrante delle democrazie.
In Natural Law viene rappresentato, con un rigore radicale di cui si è persa memoria, il desolante paesaggio della legislazione come frode e come antitesi della giustizia naturale.
Con No Treason Spooner sviluppa una critica devastante della superstiziosa credenza nella natura vincolante della Costituzione americana, e di ogni Carta costituzionale.
Come può, infatti, una Costituzione, cioè un contratto sottoscritto da una cricca di legulei al soldo di lobbies politico-economiche che hanno usurpato il titolo di rappresentanti del popolo, vincolare anche coloro che non sottoscrissero quell’atto, e addirittura vincolare generazioni future? Questi scritti di Spooner costituiscono la quintessenza del pensiero da cui è germogliata la pianta, rigogliosa nel mondo, stentata nel nostro Paese, dei movimenti libertari.