Una storia strana e semplice. In un ristorante di Yin-Yang, città incantata della Cina, un giovane scrittore occidentale è in cerca di spunti curiosi. Viene ammaliato dal racconto d’un vecchio medico del luogo che narra di un boia alquanto bizzarro, Chong. Nato in una rispettata famiglia di boia, Chong, dopo l’abbandono della professione e una fuga decennale, viene spinto da una visione a tornare all’antico mestiere per compiere una sacra “missione”…
Anche in questo disturbante ma appassionante racconto, la perfida ironia di Boulle riesce solo in parte ad attenuare l’angoscia che deriva dalla irriconoscibilità della linea di confine tra il bene e il male, e in definitiva dalla nostra incapacità a fare una distinzione assoluta tra di essi.