La cifra bontempelliana del Realismo magico raggiunge in questo romanzo forse il più alto punto di equilibrio. E, paradossalmente, proprio esasperando i due poli antitetici su cui si gioca la stabilità della costruzione poetica: iperrealismo nell’ambientazione e nei dialoghi da un lato, e, dall’altro, esasperazione del mistero e assenza totale di risposte ragionevoli agli interrogativi.
Una tensione drammatica che si accresce di pagina in pagina e che si scioglierà solo alzando lo sguardo all’infinità del cielo, alle costellazioni che «una dopo l’altra scendevano l’arco e andavano quetamente a posare nei neri letti dell’orizzonte».
Il figlio di due madri
Una tensione drammatica che si accresce pagina dopo pagina per risolversi solo alzando lo sguardo all’infinità del cielo
Pagine 192
ISBN 978-88-85140-96-7
Prima edizione 2007
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