Nel cuore degli Anni di piombo capitò pure che un partigiano liberale, eroe e medaglia d’oro al valor militare della Resistenza, antifascista e anticomunista, fosse incriminato per cospirazione politica da un magistrato, poi deputato del Pci, Pds, Ds, Pd. È la vicenda politica, processuale, umana del leggendario “Comandante Franchi”, Edgardo Sogno, e del giudice che lo inquisì, Luciano Violante, poi assurto a presidente della Camera dei deputati. Processo penale e processo politico, accusa e difesa, inquisito e inquisitore si intrecciarono in un coacervo di fatti che fu molto più di un errore giudiziario. Violante mandò in carcere Sogno per cospirazione politica mediante associazione e Sogno denunciò Violante per falso ideologico, un processo, questo, collegato ma poco noto, sebbene il primo si capisca meglio leggendo la sentenza del secondo.
Sotto essenziali aspetti, il caso Sogno fu il nostro affaire Dreyfus.