Non esistono solo l’America dei Republicans e l’America dei Democrats.
I due cliché attraverso i quali siamo abituati a leggere la realtà d’Oltreoceano danno una immagine solo parziale, semplicistica e semplificatrice di quella grande democrazia. Pressoché ignorata dai media, esiste anche un’altra America, una élite di pensatori e politici, che nei due schieramenti, al di là delle contrapposizioni di facciata, vede una sostanziale identità nel tradimento degli ideali che ispirarono i Padri fondatori.
Questa altra America, trasversale, autenticamente libertaria, e conservatrice dei valori originari dell’Unione, combatte l’invasività dei poteri presidenziali, del governo federale, della Corte suprema, del fisco. È contro gli interventi militari all’estero e invoca il pieno ripristino dell’habeas corpus, gravemente calpestato dopo l’11 settembre. Persegue la liberazione dell’economia dalle distorsioni che i governi (sia Democrat che Republican) hanno provocato attraverso dazi, sussidi, esenzioni, protezionismo, inflazione monetaria, e sollecita a tale scopo l’abolizione della Banca Centrale. Nel respingere ogni ipotesi di Stato etico rivendica il diritto per ciascuno a istruire i propri figli in famiglia, ed è decisamente antiproibizionista in materia di droghe.