Richard Millet denuncia l’attuale antirazzismo come nuova ideologia internazionale, il cui obiettivo è imporre una visione del mondo che demolisca le identità dei popoli, per sostituirle con una non-identità globale. Sostenuta dai gruppi di potere dominanti, dei quali fa parte anche la sinistra mondiale, questa ideologia agisce, in forme subliminali ma anche con interventi eclatanti, per mezzo di un capillare controllo. Chi tenti di sfuggire a questa dittatura viene immediatamente perseguito dagli adepti del «partito devoto». Vittima eccellente di questo perverso meccanismo, Millet è stato accusato di razzismo: subdola forma intimidatoria, che mira a paralizzare la libertà di espressione. A tale accusa replica che l’antirazzismo è un terrorismo letterario, teso a ridurre al silenzio chiunque osi esprimersi in senso contrario ai paradigmi del politicamente corretto. Così, oggi, diventa una vera forma di persecuzione per imbavagliare i dissidenti, la letteratura e la libertà di pensiero.
L’antirazzismo come terrore letterario
Una nuova ideologia che impone una visione del mondo senza popoli e senza identità
A cura di Renato Cristin
Pagine 96
ISBN 979-12-80447-36-4
Prima edizione 2016
Seconda edizione 2024
Il prezzo originale era: 15,00 €.14,25 €Il prezzo attuale è: 14,25 €.
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