I libri sono lì, accanto a noi: letti, poco letti, o esposti per semplice vezzo. E noi li guardiamo, li tocchiamo… ed ecco allora che i libri non sono “essenze” ma “enti visibili”, soggetti in carne ed ossa, capaci addirittura di spiarci, di guardarci a loro volta. Essi hanno una vita propria, sono capaci di parlare con noi e fra loro…
In questa sua moderna e attuale “Difesa del libro”… Mauro Giancaspro adotta la forma del paradosso, una tentazione comica che sfocia nel “bibliodramma semiserio”: un dialogo serrato tra (e sui) libri. Sullo sfondo, come personaggi muti, un impianto stereofonico da far invidia alle afasiche scenografie di Beckett e… una amara solitudine.
(Dall’Introduzione di Guido Garufi)