Lingua fantasma. Saggio sulla riduzione in povertà della letteratura

Due pamphlet di uno degli autori più ostracizzati di Francia

Traduzione di Elena Frontaloni

Seguìto da Elogio letterario di Anders Breivik

Pagine 120

ISBN 978-88-98094-06-6

Prima edizione 2014

Il prezzo originale era: 15,00 €.Il prezzo attuale è: 14,25 €.

Condividi

Langue fantôme è un’analisi impietosa del processo di autodemolizione del­­la civiltà oc­­cidentale, e della sua resa alla re­­­­torica del multiculturalismo. Un pro­­cesso che passa attraverso la corruzione delle lingue nazionali, le quali vanno via via perdendo le loro consolidate fisionomie, e in cui alla messa a morte della lingua e della letteratura si accom­pagna la negazione stessa del­l’idea di nazione. In Éloge littéraire d’Anders Breivik, Mil­­let prende in esame il sanguinoso episodio che sconvolse, il 22 luglio 2011, il popolo norvegese: il massacro di 77 persone com­piuto da Anders Breivik a Utoya. Questa strage, in­con­testa­bil­mente atto di un singolo, può es­sere in­terpretata anche come una tragica me­ta­fora della insofferenza che alberga in molti europei, ri­mossa ma generalizzata, nei confronti delle massicce im­migrazioni di stra­nieri portatori di vi­sioni religiose e co­stumi difficilmente conciliabili con i nostri.

La questione, tra le più complesse e gravi di questa fase storica, è aperta. E l’Au­tore, per averla sollevata senza la ri­tuale “correttezza politica”, ha do­vuto su­bire feroci ritorsioni censorie da parte di numerosi clercs non solo del suo Paese.