Al tramonto della sua vita, Vittorio Alberto Tordo, osannato scrittore del Ventesimo secolo, fa i conti con la propria coscienza ed è assalito dall’angoscia e dalla vergogna di sé. In un lampo di tardiva lucidità prende consapevolezza che con i suoi scritti, i silenzi, le azioni, si è reso complice delle nefandezze di due generazioni: la carneficina della Grande guerra, la dittatura del Regime, le efferatezze delle conquiste coloniali, le ignobili leggi razziali, la follia della Seconda guerra mondiale. E comprende che nel suo caso non si è trattato di viltà o di opportunismo, ma di un ottuso, ostinato accecamento morale.
Ma è ormai troppo tardi per scrivere un ultimo libro, con il quale ripudiare tutto ciò che ha già scritto.
Per chi, come Tordo, non è capace di aggrapparsi all’espediente della “infinita misericordia” di un dio e resta giudice unico di se stesso, la condanna sarà inevitabile e definitiva.
Densa e folgorante, la scrittura di Mileschi disegna magistralmente le drammatiche lacerazioni di chi ha vissuto con intensità le vicende politiche e umane dello scorso secolo.
Morti e rimorsi
Denso e folgorante, questo testo disegna le drammatiche lacerazioni di chi ha vissuto con intensità le vicende dello scorso secolo
Traduzione di Paolo Fontana
Pagine 96
ISBN 9788885140950
Prima edizione 2007
Il prezzo originale era: 11,00 €.10,45 €Il prezzo attuale è: 10,45 €.
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