Non ti scordar di me è un videoreportage che attraversa la storia e la memoria del genocidio armeno. Un racconto che non si limita alla commemorazione, ma cerca il senso profondo del ricordo, interrogando anche il nostro presente.
Il “Metz Yeghern”, il genocidio del 1915, non è infatti un evento chiuso nei libri di storia, le sue ombre si proiettano ancora oggi sul Caucaso meridionale dove il popolo armeno affronta nuove forme di precarietà, isolamento e violenza. Il conflitto nel Nagorno-Karabakh, l’esodo forzato di decine di migliaia di persone, l’indifferenza diplomatica e mediatica di fronte a un’intera popolazione costretta all’abbandono, sono ferite attuali che parlano la stessa lingua del passato: quella dell’espulsione, del silenzio, della cancellazione.
Il videoreportage si compone di tre parti, disponibili di seguito:
Per approfondire
A queste riflessioni si affianca il libro Non ti scordar di me di Vittorio Robiati Bendaud, recentemente pubblicato da Liberilibri.
Il volume ricostruisce e analizza le radici storiche del genocidio armeno, denunciando il persistente negazionismo di Stato in Turchia e in Azerbaijan, e la complicità passiva o attiva di parte del mondo occidentale. Un contributo documentato e appassionato sulla memoria, l’identità e la giustizia.